Sogni e oracoli sono compresi, per lo più, il giorno in cui si compiono.

Eliodoro

Il COVID-19 o meglio conosciuto come Coronavirus era stato annunciato da numerose profezie. Terremoti, cambiamenti climatici, pestilenze, carestie (locuste in Africa), guerre sanguinose, eruzioni vulcaniche, simboli dell’Occidente distrutti (Cattedrale di Notre-Dame) non erano ipotesi senza tempo, ma si affacciavano sul presente e soprattutto sul “quando e dove”. Nonostante i secoli vi è sempre stato un filo sottile fra le profezie e la storia: da Mers (identificata nel 2012) e da Sars (2003). Eppure, come scrivevano gli esperti sull’International Journal of Epidemiology, non abbiamo imparato da quegli eventi.

1- Nostradamus e il Coronavirus

Nostradamus è lo pseudonimo di Michel de Nostredame, (Saint-Rémy-de-Provence, 14 o 21 dicembre 1503 Salon-de-Provence, 2 luglio 1566). È considerato da secoli, assieme a san Malachia, uno tra i più importanti profeti che la storia abbia mai conosciuto. È famoso per il suo libro Le Profezie, che consiste di quartine in rima, raccolte in gruppi di cento, nel libro Centuries et prophéties (1555).

Nostradamus ha predetto numerosi eventi della storia del mondo, tra cui la rivoluzione francese, la bomba atomica, l’ascesa al potere di Adolf Hitler e gli attentati dell’11 settembre 2001. Nonostante tutto le profezie sono liberamente interpretabili e non si soffermano in un determinato luogo o tipologia culturale.
Come Pizia (Πυθία, Pythía) sacerdotessa di Apollo che dava i responsi nel santuario di Delfi, così faceva Nostradamus. Forme diverse di divinazione o profetiche parole, ma sappiamo bene che l’arte della profezia è ben distante dal dominio della ragione.

La grande peste de cite maritime
Ne cessera que mort ne soit vengée
Du iuste sang, par pris damne sans crime
De la grand dame par feincte n’outraigée.

La grande peste di città marittima
Non cesserà fino a che morte non sia vendicata
Di giusto sangue, da condannato senza crimine
Della grande dama per dissimulazione non oltraggiata.

Nostradamus (II.53)

Questa quartina è stata interpretata in svariate epoche e in altrettanti svariati modi ( ad es. La pandemia della “Spagnola” nella prima guerra mondiale, la Guerra di Devoluzione scatenata da Luigi XIV e, a seguito, la Guerra di Successione Spagnola e la Peste di Marsiglia del 1720) . Questi versi profetici del 1555 vengono associati all’attuale epidemia di coronavirus (grande calamità dal 4 marzo all’1 luglio 2020).

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Le profezie di Nostradamus sono state imitate, trasformate e prese d’esempio da Terry Pratchett nel suo romanzo Good Omens nelle Accurate Profezie di Agnes Nutter, profezie così accurate da essere linee guida per tutte le sue discendenti. A differenza di Pratchett le profezie di Nostradamus hanno un’altra sensibilità, un pensiero e un periodo storico diverso al quale non è possibile avvicinarsi. Si dice che possono applicarsi ad ogni evento, ma sono dell’idea che un William Shakespeare non potrà mai essere paragonato ad un X di oggi né comprensibile completamente alla razionalità del pensiero odierno. La profezia è ricerca, sincerità, sensibilità ma soprattutto è oscurità, poiché in essa, si trova la luce.

Vi consiglio di leggere i libri di John Milton e William Blake per comprendere meglio ciò che cerco di evidenziare.

2- Sylvia Browne e il Coronavirus

Sui social media è comparsa la foto di una pagina di libro che aveva previsto un’epidemia identica al Coronavirus. Il libro era “End of days” di Sylvia Browne, pubblicato nel 2008:

Entro il 2020 diventerà di prassi indossare in pubblico mascherine chirurgiche e guanti di gomma, a seguito di un’epidemia di una grave malattia simile alla polmonite che attaccherà sia i polmoni sia i canali bronchiali e che sarà refrattaria a ogni tipo di cura. Tale patologia sarà particolarmente sconcertante perché, dopo aver provocato un inverno di panico assoluto sembrerà scomparire completamente per altri 10 anni, rendendo ancora più difficile scoprire la sua causa e la sua cura.

L’autrice del libro era Sylvia Browne, veggente nota al pubblico statunitense. È morta il 20 novembre del 2013 a 77 anni.

Secondo Sofia Lincos e Giuseppe Stilo la Browne probabilmente si è ispirata alla crisi della Sars per ispirarsi. Dello stesso parere anche Benjamin Radford.

3- Asterix (Astérix o Astérix le Gaulois) e il Coronavirus

In molti hanno ricercato rivelazioni o segni impercettibili da film, serie tv famose, cartoni animati in un indomita caccia alle streghe. Spettatori affamati di scoperte hanno preso a visionare intere stagioni dei Simpson di
Matt Groening ma senza risultati.

La profezia riguardanti il fumetto di Asterix ha cominciato a circolare a febbraio del 2020 perché in un fumetto appare la parola coronavirus. Il fumetto in questione è stato pubblicato nel 2017, e si “ipotizza” che i francesi pianificassero da lungo tempo di condurre un epidemia con quello specifico nome in Italia. (No comment)

Come spiega Sofia Lincos nell’albo Asterix e la corsa d’Italia non si parla di malattie, Coronavirus è il nome di un auriga mascherato che sfiderà Asterix e Obelix con il suo compagno Bacillus. Ci tengo a sottolineare che la parola coronavirus esisteva già nel 2017, visto che lo sono anche Sars e Mers.

4- Padre Pio e il Coronavirus

Moriranno in migliaia, chiudete porte e finestre. Siete come formiche, perchè verrà il tempo in cui gli uomini si toglieranno gli occhi per una briciola di pane. I negozi saranno saccheggiati, i magazzini saranno presi d’assalto e distrutti. Povero sarà colui che in quei giorni tenebrosi si troverà senza una candela, senza una brocca d’acqua e senza il necessario per tre mesi.

Secondo alcuni, sarebbe questa la profezia di Padre Pio collegata al coronavirus. E che stanno circolando da giorni sui social, con la citazione di una fonte Renzo Baschera, che avrebbe citato questi “messaggi all’umanità” di Padre Pio nel suo libro “I Grandi Profeti”.

I Frati cappuccini, custodi della memoria del Frate di Pietrelcina rispondono a tale profezia:

“In questo periodo di ansia e di preoccupazione dilaganti, sono state diffuse nuovamente alcune profezie apocalittiche attribuite a san Pio da Pietrelcina. Che sarebbero state rivelate ad alcuni sedicenti figli spirituali quando il santo era in vita o, successivamente, durante presunte visioni. Per rispetto alla verità, i frati minori cappuccini della provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio dichiarano di non poter garantire che tali messaggi siano autentici né l’asserita figliolanza spirituale delle due persone che se la sono attribuita”.

”Certamente tali profezie non sono contenute in nessuno degli scritti del santo (tutti già pubblicati) inoltre le affermazioni dei due presunti figli spirituali non trovano riscontro in nessun documento o prova testimoniale contenuti nella pur poderosa documentazione (104 volumi) della causa di beatificazione e canonizzazione di Padre Pio da Pietrelcina”.

5- Bill Gates e il Coronavirus

Bill Gates, co-fondatore di Microsoft, che nel 2015, nel corso di una conferenza, ha detto: 

Se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone nelle prossime decadi, è più probabile che sia un virus molto contagioso e non una guerra. Non missili ma microbi.

6- Brako e il Coronavirus

C’è chi ha cercato rivelazioni profetiche in servizi giornalistici pubblicati nel 2015 e alcuni citano l’astrologo Brako, che a fine dello scorso anno aveva predetto che:

Il quadro astrale del 2020 sarà lo stesso di quello che si è verificato prima della seconda guerra mondiale.

7- Apocalisse di Giovanni e il Coronavirus

L’Apocalisse viene dal greco “ἀποκάλυψις” (apokalupsis) e significa “gettar via ciò che copre”, “alzare un velo”, “rivelare”. L’Apocalisse quindi è “Uno scritto contenente rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo” (Enciclopedia Treccani). Il termine “profezia” deriva invece dal greco “προϕητεία” e significa “Predizione di eventi futuri, derivante da ispirazione divina” (Enciclopedia Treccani). Un “profeta” quindi è un “preannunciatore”, cioè “Persona che parla per ispirazione di una divinità, manifestandone il volere e, spesso, preannunciando il futuro in suo nome”(Enciclopedia Treccani). Le più antiche profezie, rinvenute fino a noi, sono quelle ebraiche, che si trovano nell’Antico Testamento, che indica quattro “Profeti maggiori” (Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele), e dodici “Profeti minori” (Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria e Malachia). Irapporti tra cristianesimo ed ebraismo sono spesso stati oggetto di dibattito; sebbene entrambe le religioni condividano radici storiche nel periodo del Secondo Tempio, queste stesse religioni si sono separate, con profondi cambiamenti.

Il Cristianesimo si basa sulla corretta professione di fede (o ortodossia), concentrandosi principalmente sul Nuovo Testamento che il Dio Trino cristiano ha stabilito tramite Gesù. L’Ebraismo pone enfasi sulla “giusta condotta”, concentrandosi principalmente su come ottemperare l’alleanza mosaica che il Dio unico di Israele, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, ha fatto con gli Israeliti, come scritto nella Torah e nel Talmud.

In altre parole, i cristiani ricercano una salvezza (o edenzione) “individuale” tramite il ravvedimento da una vita di peccato e l’accettazione di Gesù Cristo come loro unico Salvatore, per grazia e nella fede; in molte confessioni del cristianesimo anche i rituali e i sacramenti acquisiscono un ruolo centrale come espressioni della Nuova Alleanza con Dio. Gli ebrei, invece, partecipano individualmente e collettivamente ad un dialogo eterno col Dio di Israele tramite la tradizione, i rituali, le preghiere e le azioni etiche che esprimono l’alleanza del loro popolo con Dio.

La corrente principale del Cristianesimo adora la Trinità (il Dio uno e trino), e afferma che Dio abbia assunto la condizione umana nella persona di Gesù Cristo. L’Ebraismo proclama – da 4000 anni fino ad oggi – l’unità di Dio, e rifiuta in assoluto – da quando è nato il Cristianesimo o almeno dalle sue prime formulazioni dogmatiche vincolanti – l’idea di un Dio che assuma la natura umana.

L’APOCALISSE DI GIOVANNI

“I pesci del mare, gli uccelli del cielo, le bestie della campagna, tutti i rettili che strisciano sul terreno e tutti gli uomini che sono sulla faccia della terra tremeranno, e i monti saranno abbattuti, le rupi cadranno e ogni muro crollerà a terra. Farò venire la spada su tutti i miei monti, dichiara il Sovrano Signore Dio. Porterò il mio giudizio con epidemie e massacri. Farò cadere piogge torrenziali, grandine, fuoco e zolfo”. E ci dice l’Evangelista Luca: “In quel tempo Gesù disse: si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. Vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall’inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Quanto a quel giorno ed a quell’ora, però, nessuno lo sa. Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’Uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell’Uomo. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà”.

Ezechiele (VII secolo a.C.)

“Nazione combatterà contro nazione e regno contro regno e ci saranno carestie e terremoti in un luogo dopo l’altro. E a causa dell’aumento della malvagità l’amore della maggioranza si raffredderà. Quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Lui è vicino, alle porte”. E Pietro: “Negli ultimi giorni verranno degli schernitori con i loro scherni, che agiranno secondo i propri desideri e diranno: dov’è questa presenza di Dio che è stata promessa? Dal giorno in cui i nostri antenati si addormentarono nella morte, tutto continua esattamente come dal principio della creazione”. E Giovanni con la sua Apocalisse (scritta verso la fine del I secolo d.C.): ”Uscì un altro cavallo, rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra, perché si sgozzassero a vicenda e gli fu consegnata una grande spada”. E Timoteo (compagno di Paolo di Tarso): “Sappi questo: negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili. Infatti gli uomini saranno egoisti, attaccati al denaro, gradassi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, sleali, snaturati, non disposti a nessun accordo, calunniatori, senza autocontrollo, spietati, senza amore per la bontà, traditori, testardi, pieni d’orgoglio, amanti dei piaceri piuttosto che di Dio”.

Matteo

Parallelismi: sulla terra abitano 7,6 miliardi di persone (nel 1969 eravamo 3,3 miliardi e nel 2050 saremo 10 miliardi). Siamo divisi in 194 stati, dei quali ben 44 sono in guerra fra di loro, coinvolgendo 2 miliardi di persone, che corrisponde al 60% di tutta la popolazione mondiale nel 1969. Il 20% della popolazione mondiale detiene l’80% del Pil. 26 persone posseggono le ricchezze di 3,8 miliardi di persone e 8 uomini possiedono la stessa ricchezza di 3,6 miliardi di persone. L’80% di tutta la popolazione mondiale vive in case senza abitabilità. Circa 900 milioni di persone soffrono la fame.

Disastri ecologici, surriscaldamento climatico. La “Rivista Nature”, supportata dall’Agenzia Spaziale Europa e dalla Nasa, ha scritto:

“I ghiacci dei poli si stanno sciogliendo ad un velocità sei volte superiore a quella degli anni novanta. L’Antartide e la Groenlandia in 26 anni hanno perso 6.400 miliardi di tonnellate di ghiaccio. Mentre negli anni novanta finivano in mare 81 miliardi di tonnellate di ghiaccio ogni anno, nell’ultimo decennio il tasso di fusione è salito a 475 miliardi di tonnellate l’anno”.

I morti per inquinamento sono circa 9 milioni all’anno. In tre anni totalizziamo lo stesso numero di morti militari della seconda guerra mondiale. La Banca Mondiale afferma che in un lasso temporale di trent’anni il mondo, con oltre un miliardo di tonnellate di rifiuti in più, sarà completamente sommerso. Gli incendi infine nel 2019 sono stati devastanti: sono bruciati 12 milioni di ettari nella foresta amazzonica, 27 mila ettari nel Bacino del Congo, oltre 8 milioni nell’Artico, 328 mila in Indonesia, 12,6 milioni di ettari in Australia.

8- James Howard Kunstler e il Coronavirus

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Lo scrittore statunitense James Howard Kunstler, saggista, giornalista e firma del New York Times aveva previsto tale epidemia. Il suoi libro Collasso. Sopravvivere alle attuali guerre e catastrofi in attesa di un inevitabile ritorno al passato (The Long Emergency: Surviving the Converging Catastrophes of the Twenty-first Century) pubblicato nel 2005 in qualche modo prevedeva una epidemia influenzale dalle conseguenze disastrose, originata in Cina e frutto delle più spregiudicate tecniche di allevamento in batteria. 

“L’influenza rappresenta una minaccia altrettanto potente per le popolazioni cresciute a dismisura grazie all’ipertrofia dei combustibili fossili del XX secolo lo anche se le sue modalità d’attacco sono molto diverse da quelle dell’AIDS. In primo luogo, l’influenza può uccidere in pochi giorni dal momento di l’infezione e non richiede comportamenti umani particolari per diffondersi. Per poter diffondere il contagio un virus non necessita d’altro che di vaste popolazioni cosmopolite”

“Il virus influenzale ha avuto origine negli uccelli acquatici selvatici, per poi diffondersi e mutare negli animali da cortile, e tende a compiere salti di specie verticali, colpendo prima i suini domestici, che fungono da stazioni riproduttive di trasferimento e poi l’uomo (…) – spiega Kunstler – Laddove le popolazioni umane crescono e più persone entrano in contatto con polli, anatre e maiali, aumenta enormemente la possibilità che si formino nuovi ceppi di influenza. Questo è in particolare il caso della Cina, dove una popolazione contadina di un miliardo di individui vive a stretto contatto con i propri animali. La malattia si diffonde facilmente con la tosse, gli starnuti o il contatto cutaneo. Viaggia ancora efficacemente negli uccelli selvatici, che si scambiano il virus con i loro cugini domestici”.

9- Papa Giovanni e il Coronavirus

“Le profezie di Papa Giovanni”, volume uscito nel 1976 a firma di Pier Carpi, ancora presente nel catalogo delle Edizioni Mediterranee. Tra le presunte profezie attribuite ad Angelo Giuseppe Roncalli (il Papa Buono), consegnate all’autore da un misterioso «grande vecchio» alla rocca di San Leo, dove fu rinchiuso l’esoterista e avventuriero Cagliostro, ci sono i versi dedicati all’epidemia che sconvolgerà il mondo. 

“È il tempo dei due imperatori. E la Madre non ha padre, perché molti vogliono esserne padre. E due sono sostenuti dai contendenti”

si legge verso la fine del libro di profezie che abbracciano un periodo che va dal 1935 al 2033. Il riferimento ai due imperatori viene letto dall’autore come la contrapposizione di due candidati al Soglio di Pietro, due Papi rivali. «Due fratelli e nessuno sarà Padre vero. La Madre (ovvero la Chiesa, ndr) sarà vedova», si legge infatti in un altro passo in cui è facile, con l’occhio alla storia recente, scorgere l’allusione alla convivenza di Benedetto XVI e Francesco.

“si alzano le grida e le barriere della contesa, già dall’acque esce la Bestia. E la carestia ferma gli eserciti. Gli uomini si contano morire. E dopo la carestia, la pestilenza“.

Un morbo ferma gli eserciti, come la pandemia del nuovo coronavirus che ha determinato il cessate il fuoco, almeno in un primo momento visto che in Libia è tornata l’ondata di violenza sanguinaria.

“Iddio ha scatenato la guerra della natura per impedire la guerra degli uomini”

E i due imperatori? Il primo “muore di fame, chiuso nella torre del suo sogno”, il secondo “nel deserto” è “assalito dagli animali della pestilenza, sconosciuti”.

Riferimenti biblici all’Apocalisse si stagliano dirompenti come “il tempo è vicino” che rimanda a quella di Giovanni sull’avvento del Redentore:

“La figlia di Caino è salita a Nord, a predicare. Lussuria nella nuova Babilonia, per sette anni. Il settimo anno cade il settimo velo di Salomè, ma non esiste imperatore, non esiste chi sappia alzare la spada e recidere il collo di Giovanni. Il tempo è vicino”.

Ora è importante sottolineare che quanto riportato non è stato scritto direttamente dal Papa buono, Giovanni XXIII. La genesi del libro è piuttosto oscura anche se ci si basa soltanto sulla versione. Confidente di Licio Gelli, in un’intervista a Enzo Biagi aveva definito il “venerabile” della loggia massonica P2 «il nuovo Cagliostro» e proprio seguendo le orme dell’alchimista siciliano cominciò a scrivere «Le profezie di Papa Giovanni» uno o due anni prima  della pubblicazione. Sostiene, l’autore, di aver ricevuto da un massone di altissimo grado le profezie rilasciate da Angelo Roncalli, anche lui «iniziato», ai tempi in cui il futuro papa era delegato apostolico in Turchia, intorno al 1935. Il misterioso gran maestro incontrato alla rocca di San Leo avrebbe lasciato trascrivere all’autore solo una piccola parte delle segrete carte, autorizzandone la divulgazione. Il libro uscì nel 1976 con l’eloquente sottotitolo «La storia dell’umanità dal 1935 al 2033», e sarebbe finito nel dimenticatoio se non fosse per alcune profezie dedicate alla storia della Chiesa che sono tornate recentemente di attualità. 

Prima per l’elezione di un Pontefice «benedetto, benedetto, benedetto». Poi per l’arrivo del Papa povero, «Santo scalzo» come Francesco d’Assisi, e i presunti riferimenti alla convivenza dei due pontefici: «E ci sarà un altro Padre, prima della tua sepoltura, a pregare lontano per te, per le ferite della Madre».

Profezie sugli anni a venire. La prima riguarda proprio il «Papa scalzo», che troverà la morte quando tornerà nel suo paese natio. La seconda prevede la fine violenta di un potente personaggio, dal nome simile a quello di Rasputin (“forse” Papa Benedetto XVI, Joseph Aloisius Ratzinger? Mistero).

10- Astrologia e il Coronavirus

Le previsioni dicevano che nel 2020 la congiunzione di Saturno e Plutone avrebbe portato “cambiamenti epocali e duraturi nella storia dell’umanità”, proprio come nell’agosto nel 1914 o nel settembre del 1939.

Il transito di Saturno in Acquario annunciava altresì l’arrivo di “scelte drastiche” che porteranno gli umani a “cambiare rotta”.

“Eventi eccezionali per la Scena Mondiale in ordine alla Triplice ed Irripetibile congiunzione di Giove, Saturno e Plutone nel segno del Capricorno”. “Fasi di crisi tra poteri diversi, rimodulazione del settore alimentare ed economico, scoperte rivoluzionarie” e un ruolo di “Primissimo Piano” di Marte, il Pianeta dell’Azione, della Volontà e della Guerra sulla Dinamiche degli Eventi”.

“Per la metà del tempo Marte sarà in assetto di guerra in Ariete”, aveva scritto Branko, per poi presagire “l’uomo avrebbe dato prova nel campo della matematica, delle scienze, della ricerca medica e astrofisica”.

Rob Brezsny avvisava che “il 2020 sarà un anno in cui prevarranno domande, il 2021 offrirà risposte importanti” e Paolo Fox aveva avvisato tutti con la frase “ripartiamo da zero”.


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