Esistono cose chiamate misteri. Ci sono cose di cui è proibito parlare. Ci sono cose che la gente non ricorda.


Neil Gaiman

Il colossale megalite affascina da secoli l’essere umano. Cimitero antico, calendario astronomico, luogo di culto dei druidi e delle sacerdotesse di un’antica religione, luogo di magia e allo stesso tempo alieno: il motivo della costruzione e dell’utilizzo è considerato, ad oggi, un mistero.

Stonehenge (pietra sospesa, da stone, pietra, ed henge, che deriva da hang, sospendere: in riferimento agli architravi) è un sito neolitico che si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire, Inghilterra, circa 13 chilometri a nord-ovest di Salisbury. È il più celebre e imponente cromlech («circolo di pietra» in bretone): composto da un insieme circolare di grosse pietre erette, conosciute come megaliti, talora sormontate da elementi orizzontali colossali.

Studi recenti dichiarano che sia stato edificato circa 5000 anni fa e che facesse parte di un complesso più ampio. Nel 1986 il sito è stato aggiunto alla lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Nascosto da una collina l’antica architettura non è subito visibile ma

Studi recenti dichiarano che sia stato edificato circa 5000 anni fa e che facesse probabilmente parte di un complesso più ampio. Nel 1986 il sito è stato aggiunto alla lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Appena si arriva Stonehenge non è visibile poiché rimane incastonato dietro ad una collina ammantata d’erba. Non appena ci si avvicina appare piccolo e solitario ma appena ci si avvicina, come per magia, scompaiono le sue dimensioni e si erige davanti un’opera maestosa e senza tempo. 93 pietre alte circa 4 metri e mezzo, con la più alta che si erge per 6,7 metri fuori dal terreno.

Le pietre di Stonehenge devono il loro attuale allineamento ai lavori di ricostruzione nella prima metà del Novecento

«Virtually every stone was re-erected, straightened or embedded in concrete between 1901 and 1964,[…]»(IT)«Praticamente ogni pietra fu rieretta, raddrizzata o rinforzata con calcestruzzo tra il 1901 e il 1964, […]»
(Young, 2001)

Ipotizzando che l’attuale allineamento riproduca fedelmente il precedente, alcuni sostengono che Stonehenge rappresenti un “antico osservatorio astronomico”, con un significato particolare ai punti di solstizio ed equinozio, anche se l’importanza del suo uso per tale scopo è dibattuta.

Esposizione

  • La pietra dell’altare: un blocco di cinque metri di arenaria verde. Le pietre principali sono composte da una forma estremamente dura di arenaria silicea, che si trova naturalmente circa trenta chilometri più a nord, sulle Marlborough Downs. La struttura interna, conosciuta come “Bluestone Horseshoe” è costituita di pietre molto più piccole, che pesano in media quattro tonnellate. Queste pietre sono state estratte dalle Montagne Preseli, nel Galles sud-occidentale. Sono principalmente di dolorite ma comprendono esempi di riolite, arenaria e ceneri calcaree vulcaniche.
  • La pietra del tallone un tempo conosciuta come Tallone del Frate (in inglese “Friar’s Heel”). Un racconto popolare, che non può essere datato a prima del XVII secolo, spiega così le origini del nome di questa pietra:

Il diavolo comprò le pietre da una donna in Irlanda, le avvolse e le portò sulla piana di Salisbury. Una delle pietre cadde nel fiume Avon, le altre vennero portate sulla piana. Il diavolo allora gridò, “Nessuno scoprirà mai come queste pietre sono arrivate fin qui”. Un frate rispose, “Questo è ciò che credi!”, allora il diavolo lanciò una delle pietre contro il frate e lo colpì su un tallone. La pietra si incastrò nel terreno, e rimase così fino ai nostri giorni.

Stonehenge e il filo nascosto: La leggenda di Rè Artù

Lo storico britannico medievale Goffredo di Monmouth riporta la leggenda secondo cui a erigere Stonehenge fu Merlino, il mago di Re Artù. Per chi non lo conoscesse, Merlino è uno dei personaggi centrali del ciclo bretone e delle leggende arturiane. Fu lui l’artefice della Tavola Rotonda: grazie a un suo incantesimo, inoltre, Uther Pendragon giacque con Ygraine e così fu concepito re Artù. Fu ancora lui ad allevare Artù e condurlo fino all’ascesa al trono. Sua allieva (e rivale nelle versioni più recenti dei racconti arturiani) fu Morgana (Morgan Le Fay), un altro personaggio magico importante della tradizione arturiana.

Secondo questa ricostruzione, il fatto avvenne nel 450 dc a seguito della sanguinosa battaglia nella piana di Salisbury fra britannici e sassoni. I sassoni vinsero e Re Aurelio Ambrosio, lo zio di Artù, decise di costruire un monumento in ricordo dei più di trecento britannici caduti in battaglia. Chiese aiuto a Merlino, che gli parlò di un cerchio di pietre in Irlanda che sarebbe stato perfetto per questo scopo.
Le migliaia di uomini mandati in missione non riuscirono a smuovere nemmeno una pietra del complesso. Merlino, allora, le trasportò magicamente fino in Inghilterra, per poi disporle nella piana di Salisbury ricalcando la posa originaria.

Un’altra leggenda vuole associare Stonehenge alla leggenda di Re Artù: essa racconta che il mago Merlino volle la sua rimozione dall’Irlanda dove era stato costruito sul monte Killaraus, da Giganti che portarono le pietre dall’Africa. Dopo essere stato ricostruito vicino ad Amesbury, narra che, prima Uther Pendragon e poi Costantino III vennero seppelliti all’interno del cerchio di pietre.

Stonehenge e il filo nascosto: Druidi e astronomia

I Druidi, sacerdoti celti, utilizzavano queste enormi pietre come templi sacri dove si recavano soventi a pregare o, a innalzare i loro canti, verso il cielo costellato di divinità.

Studi più recenti hanno rilevato che Stonehenge potrebbe aver consentito anche di prevedere eventi celesti come eclissi, solstizi ed equinozi, alla stregua di un osservatorio astronomico moderno. Sapendo dove collocarli nel ciclo stagionale, i nostri antenati avrebbero così potuto pianificare meglio i cicli dell’agricoltura, gli eventi religiosi e quelli sociali.

Ancora oggi, oltre ad essere meta del turismo di massa, Stonehenge è luogo di pellegrinaggio per molti seguaci del Celtismo, della Wicca e di altre religioni neopagane. In particolare tra il 20 e il 21 giugno, nella notte più breve dell’anno, migliaia di persone dal tutto il mondo si radunano a Stonehenge per assistere allo spettacolo del primo raggio di sole che batte sulla pietra centrale, la heel stone, e celebrano cerimonie magiche, in ricordo dell’antico rito pagano del solstizio d’estate.

Stonehenge e il filo nascosto: Culto e magia

  • Un luogo per la sepoltura Stonehenge potrebbe essere stato in origine un cimitero per un ceto élitario. Frammenti di ossa furono riesumati per la prima volta dal sito di Stonehenge più di un secolo fa, ma gli archeologi all’epoca pensarono che i resti non fossero importanti e li riesumarono. Con l’avvento della tecnologia i ricercatori britannici hanno riesumato più di 50.000 frammenti di ossa cremati da dove sono stati scartati, rappresentando 63 individui separati, da Stonehenge.
  • Un posto dedito per la guarigione del corpo e dello spirito Un’altra teoria suggerisce che le persone dell’Età della Pietra vedessero Stonehenge come un luogo con proprietà curative. Nel 2008, gli archeologi Geoggrey Wainwright e Timothy Darvill hanno riferito che un gran numero di scheletri recuperati da Stonehenge mostrava segni di malattia o lesioni. Gli archeologi hanno anche riferito di aver scoperto frammenti delle pietre blu di Stonehenge – le prime pietre erette nel sito – che erano state strappate via dagli antichi, forse da usare come talismani per scopi protettivi o curativi.
  • Un paesaggio sonoro La costruzione circolare di Stonehenge è stata creata per  imitare un illusione. Questa è la teoria di Steven Waller, un ricercatore di archeoacustica. Waller afferma che se due suonatori suonassero i loro strumenti in un campo, un ascoltatore noterebbe uno strano effetto. In alcuni punti, le onde sonore dei doppi tubi si annullano a vicenda, creando punti silenziosi. Le pietre di Stonehenge creano un effetto simile, tranne che con le pietre, piuttosto che le onde sonore concorrenti, bloccando il suono.
  • Un osservatorio celeste Non importa perché sia ​​stato costruito, Stonehenge potrebbe essere stato costruito onorando il sole. Una via che collega il monumento al vicino fiume Aven si allinea con il sole nel solstizio d’inverno; prove archeologiche rivelano che i maiali furono massacrati a Stonehenge a dicembre e gennaio, suggerendo possibili celebrazioni o riti al monumento intorno al solstizio d’inverno. Il sito affronta anche l’alba del solstizio d’estate, e oggi sono ancora celebrati sia solstizi estivi che invernali.
  • Unità tra i popoli Forse Stonehenge era qualcosa di simile a un antico esercizio di team building. Secondo il Pearson dell’University College di Londra, l’inizio della costruzione del sito coincide con un momento di  maggiore unità  tra il popolo neolitico della Gran Bretagna. Forse ispirati dal flusso naturale del paesaggio, che sembra collegare l’alba del solstizio d’estate e il tramonto del solstizio d’inverno, queste antiche persone potrebbero essersi unite per costruire il monumento, ha suggerito Pearson nel giugno 2012.

Stonehenge e il filo nascosto: La leggenda della pietra del tallone

La pietra del tallone, una di quelle che compongono il monolite, è al centro di un racconto popolare risalente a prima del XVII secolo. Si racconta che le pietre che formano Stonehenge fossero possedute da una vecchia signora che viveva in Irlanda. Il diavolo, venendo a conoscenza di queste pietre, decise di impossessarsene. Si travestì da gentiluomo e andò a visitare la vecchia signora chiedendole di vendergliele. La signora rifiutò più volte, fino a quando il diavolo non le mostrò una grossa borsa piena di monete d’oro con la promessa di poter tenere tutte quelle che sarebbe riuscita a contare nel tempo che lui avrebbe impiegato a portar via le pietre. La vecchia, avidamente, accettò, credendo di riuscire a contarle tutte prima che il gentiluomo potesse spostare le pietre.

Ma il diavolo usò immediatamente i suoi poteri e fece sparire le pietre, trasportandole nella piana di Salisbury, luogo in cui attualmente si trova Stonehenge. Ovviamente la donna non riuscì a contare nemmeno una moneta e l’astuto diavolo se le tenne tutte quante.

A Salisbury Satana sistemò le sue nuove pietre e iniziò a vantarsi del fatto che nessuno era in grado di dire quante pietre ci fossero nella sua nuova costruzione. Un giorno però, un frate rispose “ce ne sono più di quante se ne possano contare”. Sentendo indovinare la risposta giusta, il diavolo si arrabbiò così tanto che gli lanciò addosso una delle pietre, che colpì il tallone del frate e si piantò nel terreno, esattamente nella posizione in cui si trova tutt’ora. Ovviamente questo racconto è un mito, ma sulla Heel Stone (Pietra del Frate) c’è l’impronta di un piede.

Stonehenge e il filo nascosto: Alieni e il mondo dell’aldilà

Questa interpretazione deriva da uno studio condotto dal Dottor Rupert Till della University of Huddersfield ripreso dalla BBC News Stonehenge. La costruzione, infatti, avrebbe un’acustica fuori dal comune e sarebbe stata costruita per diffondere meglio i suoni. Alcuni ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo mesi trascorsi percuotendo pietre di mille tipi diversi e registrandone il suono emesso. A differenza della maggior parte delle pietre, i cui suoni si concludevano con un tonfo sordo, i monoliti di Stonehenge cantavano.

Utilizzando strumenti ricavati da oggetti naturali o corni di animali, la struttura aiuterebbe a generare note a bassa frequenza (47 Hz). Non essendo chiaro come gli uomini dell’epoca avrebbero potuto costruire una struttura tanto imponente, c’è chi è propenso a dare credito ad una responsabilità aliena.

Queste vibrazioni furono molto importanti anche per i sacerdoti e i loro culti druidici. Ancora oggi, infatti, gli esperti del paranormale utilizzano queste frequenze per condurre le ricerche sui defunti o cercando di comunicare con le loro anime. Considerando i culti dell’epoca, a queste possibilità si aggiungono le possibili relazioni con il mondo degli spiriti.

La Gran Bretagna degli Stone Circle

La Gran Bretagna, si sa, è famosa per i suoi stone circle (circoli di pietre), antichi monumenti risalenti a periodi che vanno dal Neolitico all’Età del Bronzo. Sono composti da megaliti di varia grandezza detti standing stone (pietre erette). Gli stone circle a volte sono inseriti in complessi chiamati henge, che sono terreni di forma circolare od ovale circondati da un fossato.

Gli scopi reali degli stone circle sono di difficile interpretazione e sono soggetti a diverse ipotesi. Quelli eretti nell’Età del Bronzo servivano come luoghi di sepoltura, mentre per quelli del Neolitico permane il mistero. Anche la loro costruzione solleva molti quesiti: i megaliti sono ovviamente molto pesanti e spesso sono originari di luoghi lontani dai siti dei monumenti stessi, quindi non si riescono a spiegare con certezza i metodi di trasporto e posizionamento.

Il più famoso di questi complessi è Stonehenge, celebre a livello mondiale però la Gran Bretagna possiede oltre 300 stone circle sparsi su tutto il suo territorio, molti dei quali sono più antichi, estesi e anche significativi, però ugualmente meno conosciuti dai visitatori della Gran Bretagna.

Castlerigg (Cumbria, Inghilterra)

Lo stone circle di Castlerigg si trova vicino a Keswick, nel Parco Nazionale del Lake District, e per diversi motivi è un monumento di elevata importanza. Sorge in una meraviglioso paesaggio. Storicamente parlando risale al Neolitico (circa 3000 a. C.), ed è uno dei più antichi della Gran Bretagna. È molto ben conservato ed è stato uno dei primi nel suo genere ad essere considerato protetto. È composto da 38 megaliti, disposti in un cerchio di circa 30 m di diametro e in altre strutture minori. Come per altri siti simili la sua reale funzione rimane sconosciuta: si suppone fosse un luogo di aggregazione e incontro per le popolazioni sparse nei territori corcostanti.


Keswick si trova nella contea di Cumbria. Con una combinazione di treno e autobus è raggiungibile da Edimburgo in circa 3 h, da Manchester in circa 3 h 15 min, da Londra in circa 5 h. Castlerigg dista 2,5 km da Keswick e può essere raggiunto a piedi.

Callanish (Ebridi Esterne, Scozia)

Il meraviglioso complesso megalitico di Callanish (in gaelico: Calanais) si trova nei pressi del Loch Ròg, un profondo fiordo sul lato occidentale dell’Isola di Lewis, nelle Ebridi Esterne. È una struttura formata da uno stone circle con un monolito centrale, dal quale si dipartono numerose standing stones a formare una specie di croce. Questo monumento è molto interessante, perché il suo primo nucleo è stato eretto nel Neolitico (circa 3000 a. C.) ed è stato usato fino a circa lo 800 a. C. Si pensa che fosse inizialmente un calendario lunare, che poi è stato ampliato nell’Età del Bronzo e usato come luogo di culto e sepoltura. Il territorio su cui sorge è di una fantastica e affascinante bellezza, che contribuisce a creare un’atmosfera magica e fuori dal tempo. Nella zona vi sono molti altri megaliti, alcuni solitari e altri riuniti in diverse strutture. Attualmente si contano 19 siti del genere (ma ce ne sono molti altri non visibili): i più noti sono chiamati Callanish II e Callanish III, che si trovano nelle vicinanze del complesso principale (Callanish I).

L’Isola di Lewis si raggiunge con il traghetto che parte da Ullapool nelle Highlands e che approda a Stornoway. A Callanish si arriva con l’autobus della linea W2 che parte da Stornoway e si ferma proprio davanti al centro visitatori dello stone circle. 

Avebury (Wiltshire, Inghilterra)

A meno di 40 km da Stonehenge, nella sua stessa contea, si trova l’Avebury Henge. È uno dei più grandi complessi di questo tipo: copre infatti una superficie di 11,5 ettari e ingloba parte dell’omonimo villaggio. Al suo interno è situato il più grande stone circle della Gran Bretagna, che originariamente era formato da un centinaio di standing stone e che racchiude altri due cerchi più piccoli. Si ritiene che sia stato costruito intorno al 2800 a. C. e successivamente trasformato. È un luogo veramente impressionante, specie se si pensa che nelle vicinanze ci sono diversi altri monumenti del Neolitico e dell’Età del Bronzo, cosa che ha fatto supporre che questa zona fosse un grande terreno sacro e cerimoniale. Nel villaggio troverai anche l’Alexander Keiller Museum, che espone un’importante collezione di reperti preistorici, alcuni dei quali ritrovati proprio ad Avebury.

Il villaggio di Avebury si trova nella contea del Wiltshire. Con una combinazione di treno e autobus si raggiunge da Londra in circa 2 h, da Bristol in circa 2 h, da Salisbury in circa 1 h 30 min.

Il Sercol: è la Stonehenge d’Italia?

Scoperta da due ragazzi di Desenzano in Provincia di Brescia, si infittisce il mistero riguardo quella che è stata soprannominata la Stonhenge italiana. Ribattezzata come “El Sercol”, è un perfetto cerchio di pietre in cima al Monte Cavallo.

Il luogo ha da sempre avuto una connotazione magica/misteriosa: spesso evitato per leggende secolari, ecco che vi si trova questa preziosa novità. E’ grazie a Google Earth che ne potrete avere una visione più netta: anche in Italia, quindi, un cerchio di pietre bianche, del diametro di circa 40 cm, corredate da un cumulo di massi centrale. Ci troviamo non molto in alto, a quota 420 metri.

Un’opera umana, anche se non si comprende del tutto quale possa essere stato il suo scopo. Potrebbe trattarsi di un luogo usato per i rituali o di una fortezza risalente all’età del bronzo. Il dott. Alberto Pozzi, studioso della Società Archeologica Comense, tra i massimi esperti in Italia ed Europa nella conoscenza di strutture megalitiche e architetture sacrali preistoriche, ha emesso la sua sentenza: ci troviamo di fronte a un vero e proprio caso di Stonehenge italiano.
Ma non è solo questa zona a riservare sorprese. Non si esclude la presenza di necropoli nelle vicinanze. Infatti, resti di corpi umani sono stati trovati non a grande distanza. E’ stata forte la risonanza di tale scoperta, considerando anche i non pochi casi che sono avvenuti nel bresciano rispetto a omicidi et similia. Presto anche il mistero del Sercol avrà una connotazione più definita: per ora l’indagine resta aperta.

El Sercol (Il Cerchio) di Nuvolera

La Stonehenge spagnola nascosta sotto un lago

La siccità ha riportato alla luce la Stonehenge spagnola. Siamo nel bacino idrico di Valdecañas, nella provincia di Caceres. E i dolmen di Guadalperal hanno almeno 4 mila anni anche se in pochi finora hanno avuto la possibilità di vederli come ora. Tutto, infatti, dipende dal livello dell’acqua. Da 56 anni. Solo quando il lago inizia a ritirarsi emergono le pietre in granito del monumentale sito megalitico, posizionato non lontano dalla riva, visibile anche dal Isla de Valdecanas. E questa calda estate sta permettendo di apprezzare al meglio la distesa rocciosa, e anche di camminarci intorno: una collezione di 140 pietre verticali, erette come un tempio solare e un cimitero.
Si ritiene che il sito archeologico abbia un’età compresa tra 4 e i 7 mila anni e che l’attuale conformazione non sia quella originale. L’acqua e il tempo hanno compromesso la posizione originale dei massi e distrutto cromlech e dolmen, composizioni con tre o più pietre messe in modo da formare delle porte o delle stanze, lasciando solo dei menhir, alcuni inclinati. Fra questi se ne trova uno scolpito con simboli e un serpente che ne sorvegliava l’ingresso. E poco più avanti, attorno a un dolmen è stato creato un muro di ciottoli circolare per segnalare un sito di sepoltura collettivo.
Le pietre di Guadalperal si conoscono dalla notte dei tempi. Il primo ad analizzarle è stato il ricercatore tedesco Hugo Obermaier negli Anni 20 ma la sua ricerca non è stata pubblicata fino al 1960. E quando molti altri studiosi iniziarono a rendersi conto dell’importanza di questo sito, ormai era sott’acqua. Il bacino idrico di Valdecañas è stato costruito nel 1963 e da allora le pietre si trovano sott’acqua. Solo occasionalmente sono spuntate dall’acqua, e mai come ora sono state completamente accessibili. Uno spettacolo a cui ora non si vuole più rinunciare, tanto da essere partita una petizione per «salvare» i dolmen e trasferirli sulla terraferma.

LA STAMPA

Note

Architettura preistorica

I primi esempi di architettura in Europa in epoca preistorica sono fatti risalire all’età del Bronzo. I più significativi si trovano nelle isole britanniche, Bretagna, Alpi Centro-orientali, Campania (e, in minor misura, Corsica, Malta e Pantelleria), Lunigiana, Puglia, Sicilia e altre regioni.

Le tipologie individuate comprendono i dolmen, i menhir, i cromlech, i nuraghi.

Dolmen: I dolmen (che in lingua bretone significa tavole di pietra) erano costruzioni formate da due pietre verticali sormontate da una o più grosse lastre disposte orizzontalmente (sistema trilitico); in origine erano coperti da tumuli di terra o pietrisco e usati come sepolcri collettivi per gli elementi. Poteva svolgere la funzione di sepolcro collettivo o di luoghi di culto.

Menhir: I menhir(che in lingua bretone significa pietra lunga) costituiti da un unico blocco di pietra posto verticalmente sul suolo. Spesso i menhir erano organizzati in lunghissimi allineamenti composti di migliaia di queste pietre; avevano funzione di segnacolo tombale. I menhir, nella loro forma più evoluta, potevano assumere un vago aspetto umano; in alcuni casi, l’uomo era rappresentato da un’arma e la donna da piccoli seni.

Cromlech: I cromlech(che in lingua bretone significa circoli di pietra) erano costruzioni circolari formate da pietre poste verticalmente sul terreno coperte da grandi lastre di pietra. Queste costruzioni sarebbero stati adibiti al culto del Sole. Il maggiore cromlech al mondo è il complesso di Stonehenge.

Nuraghi: I nuraghisono un particolare tipo di costruzione megalitica in Sardegna, che ha riscontri in costruzioni simili anche in altre isole mediterranee. Erano case-fortezza ed emblema della struttura sociale delle popolazioni di pastori sarde. Si contano 7000 di queste costruzioni e le datazioni vanno dal XV all’VIII secolo a.C.

Altri esempi

Tempio megalitico a Ġgantija, Malta.
Sese “grande” o “del Re”, probabile sepoltura megalitica a Pantelleria
Insediamento megalitico e menhir/statua/stele a Filitosa, Corsica.
Allineamento di manhir presso Goni, Sardegna.

Laconi, Sardegna, menhir/statua/stele.
Lunigiana, menhir/statua/stele del III millennio a.C.
La Tomba dei giganti di Li Lolghi ad Arzachena, in Sardegna. 

FOTOGALLERY di Stonehengeby Streghetta Meroe


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