Il mistero di Stonehenge e i siti megalitici

Esistono cose chiamate misteri. Ci sono cose di cui è proibito parlare. Ci sono cose che la gente non ricorda. Neil Gaiman Il colossale megalite affascina da secoli l’essere umano. Cimitero antico, calendario astronomico, luogo di culto dei druidi e delle sacerdotesse di un’antica religione, luogo di magia e allo stesso tempo alieno: il motivo della costruzione e dell’utilizzo è considerato, ad oggi, un mistero. Stonehenge (pietra sospesa, da stone, pietra, ed henge, che deriva da hang, sospendere: in riferimento agli architravi) è un sito neolitico che si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire, Inghilterra, circa 13 chilometri a nord-ovest di Salisbury. È il più celebre e […]

Stregoneria e incantesimi nell’antica Roma

IUCUNDUS LIVIAE DRUSI CAESARIS, F(ilius) GRIPHY ET VITALIS.IN QUARTUM ANNUM SURGENS COMPRENSUS DEPRIMOR ANNUM,CUM POSSEM MATRI DULCIS ET ESSE PATRI, ERIPUIT ME SAGA MANUS CRUDELIS; UBIQUE CUM MANET IN TERRIS ET NOCIT ARTE SUA, VOS, VESTROS NATOS CONCUSTODITE, PARENTESNI DOLOR IN TOTO PECTORE FINIS EAT. Iucundus, di Druso Cesare e  di Livia, figlio di Gryphi e Vitalis.Affacciandomi al quarto anno di vita sono stato rapito e ucciso,quando avrei potuto essere la gioia di mia madre e mio padre.Mi ha strappato via la mano crudele di una strega;poiché si trova dappertutto sulla terra e nuoce con la sua arte,voi, genitori, custodite i vostri bambiniaffinché […]

Alcyone e Ceyx: amore fra cielo e mare

Ceyx in naufragio periit [«morì»] Alcyone [«Alcione», nom. f. sg.], uxor eius, propter amorem se in mare praecipitavit; Ceyx et Alcyone deorum misericordia in aves sunt mutati. Hae aves alcyones dicuntur et nidum, ova, pullos in mari paucis diebus faciunt hiberno tempore; mare his diebus tranquillum est. La storia d’amore tra Alcyone e Ceyx ritrae uno dei miti dell’antica grecia nel quale l’amore trionfa sulla sofferenza e sulla tragedia. La giovane Alcyone (Ceice, in greco antico: Κήϋξ, Kéyx) era la figlia di Eolo ( Αἴολος, Aiolos), il re e padrone dei venti, e sua madre era Enarete o Aegiale (Ἐναρέτη […]

Babalon la Dea Scarlatta

Babalon conosciuta anche come la Donna Scarlatta, Grande Madre o Madre di abominazioni, è la dea del sistema occulto del Thelema (istituito nel 1904 con l’autore inglese e occultista Aleister Crowley con laa stesura di The Book of the Law). Nella sua forma più astratta, rappresenta l’impulso sessuale femminile e la donna liberata. Nel credo della Messa Gnostica viene identificata anche con Madre Terra, nel suo senso più fertile. Allo stesso tempo, Crowley credeva che Babalon avesse un aspetto terreno sotto forma di un ufficio spirituale, che potesse essere riempito da donne reali – di solito come contropartita della sua stessa identificazione come […]

Blake la Saga

Eccomi di nuovo qua, miei carissimi amici! Vorrei raccontarvi le favole in cui mi sono imbattuta o semplicemente del thè offertomi dal fantasma della Regina Vittoria; so che è morta, ma vi assicuro che è ancora brava a giocare a carte, soprattutto in compagnia della Regina di Cuori! 🙂 Durante le fredde notti nella Brughiera e i rigidi inverni nei vari castelli scozzesi, ho trovato dei nuovi amici. Non posso definirli reali, nel senso stretto del termine, in carne e ossa. Per me, però, lo sono stati e spero possano diventare anche vostri amici, conoscenti, compagni di avventure e nocchieri dei sogni. Bene, è ora di […]

Simonetta Vespucci: Primavera e Venere di Botticelli

“Ma’ l bel Iulio ch’a a noi stato ribello, E sol di Delia ha seguito el trionfo, Or drieto all’orme del suo buon fratello, Vin catenato innanzi al mio trionfo; Né mosterrò già mai pietate ad ello Finché ne porterà nuovo trionfo: Ch’i’ gli ho nel cor diritta una saetta Dagli occhi della bella Simonetta”               (Libro II del “Stanze per la Giostra di Giuliano de’ Medici” del Poliziano)

Scandalo e Amore: Lucrezia Buti e Filippo Lippi

“In Prato ancora vicino a Fiorenza dove aveva alcuni parenti, in compagnia di fra’ Diamante del Carmine, stato suo compagno e novizio insieme, dimorò molti mesi lavorando per tutta la terra assai cose. Essendogli poi, dalle monache di Santa Margherita, data a fare la tavola dell’altar maggiore, mentre vi lavorava gli venne un giorno veduta una figliuola di Francesco Buti cittadin fiorentino, la quale o in serbanza o per monaca era quivi. Fra’ Filippo dato l’occhio alla Lucrezia, che così era il nome della fanciulla, la quale aveva bellissima grazia et aria, tanto operò con le monache che ottenne di […]