Introduzione

Indice

“Tutti gli Spiriti essendo collegati con la Vecchia Religione, oggi chiamata stregoneria, non possono che essere venerati segretamente nell’oscurità”

Leland 1892

 

Il grimorio è un trattato di magia, scritto sotto forma di libro, per contenere tutti i rituali di una mago o  di una strega. I più famosi grimori vennero scritti tra la fine del Medioevo e l’inizio del XVIII secolo e contenevano incantesimi, invocazioni ed evocazioni, corrispondenze astrologiche, gerarchie angeliche e demoniache, rimedi naturali usate come odierne medicine e pozioni per ogni esigenza, fabbricazioni di talismani e scongiuri.

Uno dei più conosciuti è il “Grande Grimorio o Dragone Rosso“, un testo di magia nera scritto nel 1522.  È uno dei libri esoterici più rintracciabili e non si hanno notizie sugli autori e la data di redazione. Ad esempio questo testo prende prende ispirazione dalla Chiave di Salomone, un testo-cardine per gli studiosi di magia nera e storia del Medioevo. Il testo si apre con un’introduzione dell’anonimo autore e prosegue con riti di evocazione del demonio e la classificazione delle bestie e dei diavoli dell’abisso. Il testo conclude con veri e propri incantesimi di magica nera  tra cui la ricerca dei tesori perduti, la necromanzia e i rimedi per curare le infermità.

In quel periodo storico era difficile preservare le forme scritte di cultura e insieme alle università furono proprio i monasteri i centri più importanti per la conservazione di molti testi di magia (seppur l’Inquisizione in seguito ne distrusse una buona parte) e proprio per questo ci soffermeremo su uno dei casi più interessanti della storia della Chiesa: Il grimorio di papa Onorio.

Il grimorio di papa Onorio III appartiene a diverse tradizione di libri di magia e al suo interno vengono descritti minuziosamente pratiche e formule per invocare o evocare spiriti infernali e costringerli sotto il proprio volere a farsi donare ricchezze e potere.

PAPA ONORIO III 

anche detto Cencio camerarius – Grimorium Honorii Magni

Il 18 luglio del 1216 diciannove cardinali si riunirono nella città di Perugia (dove Papa Innocenzo morì due giorni prima) e decisero di accordarsi per il futuro Papa. I cardinali Ugolino da Ostia (futuro papa Gregorio IX) e Paré Guido di Preneste (Cardinale Vescovo di Preneste), furono incaricati di indicare il nuovo Papa e scelsero Cencio Savelli, che accettò la tiara papale con riluttanza, prendendo il nome di Onorio III. La sua consacrazione al trono papale venne fatta a  Perugia il 24 luglio e poi  venne incoronato, sei giorni dopo, a Roma.

Il grimorio, risalente alla seconda metà del 1500 venne attribuito a Papa Onorio III e serviva per l’evocazione demoniaca che, secondo quanto dice la sua bolla che introduce il libro, era utilizzato per insegnare come schiacciare il demonio in nome di Cristo. Naturalmente la filologia non crede che il grimorio sia opera sua, bensì di qualcuno che voleva diffamarlo o altri studioso ipotezzinano la sua paternità a Onorio II, l’antipapa.  Il testo fu pubblicato per la prima volta in lingua latina solo nel 1629, col titolo di Grimorium Honorii Magni.

Aleister Crowley, fondatore del moderno occultismo e esoterista dalle molteplici capacità, scrisse in numerosi libri di aver praticato i rituali tratti dal grimorio di Papa Onorio modificandone le formule. Nel libro dopo i rituali, si trovano molte appendici sugli spiriti e su come evocarli, sulla preparazione del cerchio e sull’evocazione del re dei demoni. Il Libro di Onorio, meglio conosciuto come Grimorium Honorii Magni, venne pubblicato per la prima volta in latino a Roma nel 1629, mentre esiste una traduzione in francese stampata sempre a Roma nel 1670.

Insieme al “Grande Grimorio” il testo di Papa Onorio si colloca tra i libri di magia più oscuri che esistano, non solo per le pericolose invocazione ed evocazioni ma anche per i sacrifici di sangue richiesti per i rituali.

La Bolla di Papa Onorio precisa con esattezza a quali spiriti siano dedicati gli scongiuri del grimorio, indicandone le diverse presenze ultraterrene e delimitatando il settore d’interesse. La frangia di popolazione disincarnata che il grimorio insegna ad evocare è la più oscura. Si riferisce agli angeli ribelli che vennero precipitati nell’abisso per i loro peccati. Tali spiriti sono divisi in nove ordini, denominati: pseudothei, spiriti di menzogna, vasi di iniquità, vendicatori dei delitti, prestigiatori, potenze dell’aria, furie, criminatori, tentatori.

Per comprendere come queste forze possano, con un opportuno rituale, coagularsi in forma concreta e sensibile di fronte all’evocatore e seguirne la volontà, bisogna fare riferimento all’interpretazione del “Tutto” secondo le dottrine magiche, distinto in tre mondi, fisico, spirituale e divino. La coesistenza dei tre mondi nel Tutto fa si che la loro apparente separazione sia solo di ordine gerarchico.

Nella pratica magica evocatoria, la consustanzialità dei tre mondi viene utilizzata per creare, attraverso un rito facente leva sulle leggi fondamentali del Tutto, l’equilibrio e l’analogia, una forma plasmata nella luce astrale, ossia la sostanza eretica che costituisce il substrato dinamico del Trimundio, la quale può essere modellata dal pensiero tramite atto creativo dinamizzato dal rito (legge dell’equilibrio). In tal modo viene a formarsi un’immagine costituente il simulacro di una potenza sovrasensibile, divina o demoniaca, dotata di virtù corrispondenti agli influssi astrali sotto i quali essa è stata plasmata (legge dell’analogia). Tale immagine può essere evocata, ossia richiamata in presenza del mago che l’ha plasmata, attribuendole i poteri dell’entità trascendente che l’ha connessa mediante il rito. Nella tradizione ermetica occidentale, tale operazione viene scissa in due parti: Solve e Coagula. Ciò che va sciolto sono le scorie del pensiero non vivificato, attraverso un fuoco interiore. Si procede poi ad addensare nella forma pensiero creata dal mago sul piano astrale quella forza vivificante che determinerà in essa un’esistenza autonoma: fase più complessa che le scuole esoteriche  tengono segreta.

Esistono numerosi grimori in tutto il mondo e a secondo del periodo storico o della corrente esoterica ci mostrano rituali e incantesimi di diversa natura.


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