Il fantasma di Azzurrina

La leggenda popolare vi intesse intorno il suo mondo di spiriti e di folletti, tanto che, nella notte, chi vi si attarda, sente salire dai trabocchetti rumori strani, tonfi e vagiti paurosi di anime chiedenti pace Tommaso Molari Quando la luna è piena e il vento fischia forte, mi sollazzo a viaggiare fra le imperiture montagne e le valli incantate. Fra boschi, rocce e palazzi, di tanto in tanto mi soffermo sulle antiche rovine dalla storia incompiuta. Girando per le Marche, alla corte dei Montefeltro di Urbino, visitai l’antica Pietrarubbia, per poi perdermi fra gli incantevoli paesaggi di San Leo, […]

Praga esoterica: la culla dell’alchimia

“Tutto ciò rendeva Praga, nella sua meravigliosa bellezza, una città piena di incanti e di spettri, e faceva di essa il simbolo dei vuoti e delle ombre della vita e soprattutto della nostalgia per tutto ciò che ad essa manca”. “Tutto ciò ne ha fatto la città per eccellenza dello spaesamento, dello sradicamento, della perdita, tanto più sentiti quanto più tenace e vitale è l’attaccamento al vicolo, alla bettola, al piccolo dettaglio amato che balena nell’incubo e nel delirio del sogno”. C. Magris, Fortune e sfortune di un trittico. Una storia quasi praghese, in: J. Urzidil, Trittico praghese, Milano, Adelphi, 1993.

Alla scoperta di Vlad Țepeș e il castello di Dracula

“C’era una principessa, Elisabetta; era la donna più radiosa di tutti gli imperi del mondo. L’inganno dell’uomo la tolse al suo antico principe…ella si lanciò nel fiume di cui avete parlato. Nella mia lingua madre è chiamato Arges, il fiume della principessa”. (Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola.)

Lucrezia Borgia, la signora dei veleni

Penso che se io morissi | e che con i miei mali finisse | il desiderio | un amore così grande si spegnerebbe | e il mondo intero rimarrebbe | senza amore. Yo pienso si me muriese | Y con mis males finase | Desear | Tan grande amor fenesciese | Que todo el mundo quedase | Sin amar.  Lucrezia Borgia, versi dedicati a Pietro Bembo